Perché è importante che tu conosca l'ENAPLS?
- Giovanni Tufaro
- 21 dic 2018
- Tempo di lettura: 2 min
NOOOOOO
Devo pagare anche l'ENPALS per il matrimonio?
Bisogna anche pagare L’ENPALS?
Ma non è solo la classica SIAE che bisogna pagare? L’ENPALS e cos’è?
Per quanto riguardo la SIAE ti consiglio di leggere l’articolo pubblicato su questo blog con alcuni utili consigli per risparmiare il tuo tempo!
L’ENPALS è l’Ente Nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo, oggi accorpato all’INPS.
Uno dei compiti dell’EX ENPALS è quello di fornire il certificato di agibilità per ogni evento che preveda l’ingaggio di artisti siano essi pagati o che lavorino “ a gratis”.
Detto questo è fondamentale informarti se il musicista, il Dj, l’animatore sia in possesso del certificato di agibilità per il tuo evento!
Dirai: ma come faccio a capire tutte queste cose?
Certo che sì.. Non è semplice…
Ti voglio fare due esempi, così spero di spiegarti le due possibili situazioni in cui potrai ritrovarti.
Esempio A: Ingaggi un gruppo musicale, che siano due, tre componenti è indifferente e sono semplici persone che hanno l’hobby di suonare.
Sicuramente non sono legalmente costituiti, il che significa che ogni musicista dovrebbe preoccuparsi da solo al fine di avere la copertura assicurativa e cioè essere in regola con l’ENPALS…
Dubito fortemente!
Immagina che decidi di fare il ricevimento in una location dove lo fanno solo per hobby… Avranno tutte le norme di sicurezza che la legge prevede?
Certo, dirai… vabbè per un matrimonio. Figurati, Non sto organizzando un veglione di capodanno!
Beh, oggi il matrimonio è considerato un evento di lusso, quindi attenzione!
L’ENPALS è la stessa è identica cosa… Può capitare qualsiasi imprevisto: un malore del musicista, si fa male mentre monta gli strumenti… Starai dicendo: come sei negativo!!
No… può essere realtà…
Ecco perché affidarti a professionisti in regola può salvarti da terribili imprevisti che possono infangare il tuo giorno più importante! Risparmieresti € 100, € 200, € 300 per non essere al sicuro?
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